"Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero"


12 dicembre 2010

Quanti gradi ci restano?




Sono due i grandi cambiamenti di questa era della globalizzazione: l'economia e l'ambiente. Nei miei post precedenti ho già accennato al primo, dovuto essenzialmente ad un sistema economico basato sull'illusione e l'indebitamento, ora mi sembra doveroso trattare seppur in maniera non approfondita il secondo.
L'industrializzazione, ovvero essenzialmente il "petrolio", sta per cambiare radicalmente tutto ciò che ci circonda...il nostro ambiente. Se fino ad ora c'erano poche alternative all'utilizzo del combustibile fossile per garantire una sorta di prosperità ed evoluzione per il mondo intero, ora ci sono tecnologie alternative che sfruttano energie rinnovabili che vanno a tutti i costi impiegate per evitare l'ormai "inevitabile". Non si può più rimandare questo cambiamento che è certo impegnativo dal punto di vista economico, ma una vera e propria ancora di salvezza per la generazione di domani. 
Bisogna smettere di sognare. Un mondo più pulito, senza petrolio, senza fenomeni climatici improvvisi e devastanti, con tanti animali felici e contenti, si avrà solo se ognuno di noi si impegnerà e lotterà in prima persona per la salvaguardia di tutto questo. Se continuiamo così, il mondo si ridurrà ad una nuvola di smog, dove vivremo in case di plastica e cemento, circondati dalla nostra stessa immondizia, con animali ingabbiati e allevati solo da multinazionali senza rispetto, aspettando che un cancro causato da quello che noi stesso abbiamo creato ci venga a prendere.


Ecco tre piccoli passi che ognuno deve fare per cominciare a cambiare il mondo:

1) Raccolta differenziata
basta un piccolo mobiletto a tre ante (carta,plastica,organico...e le bottiglie in vetro le mettete da parte in cucina o terrazzo oppure le potete riutilizzare) e farete del bene a quello che domani sarà il vostro futuro. Non giustificatevi pensando al fatto che forse chi li raccoglierà non li smaltirà differenziandoli, ora fate voi la vostra parte!

2) Diminuire i consumi:
provate a consumare di meno...anche poco ma provatevi, basta veramente poco e fa risparmiare.

3) Comprare prodotti ecosostenibili  a chilometro 0 :  
leggete le etichette dei prodotti che comprate quando potete e scegliete quelli senza test su animali, che siano prodotti con materiali riciclati e che magari siano stati fatti a poca distanza da casa vostra senza la necessità di inquinare con il trasporto di una merce che viene da Cina o India. ( a volte non è possibile scegliere, ma quando lo è fatelo e prendete prodotti ecosostenibili anche se costano leggermente di più...investirete sul vostro futuro.


Riporto qui di seguito le conseguenze dell'ormai inevitabile aumento delle temperature dovute al surriscaldamento globale, ecco cosa succederà "grado per grado"* :

+ 1° (in atto, ndr) : Fusione dell'Artico - Scomparsa dei ghiacci dal Kilimanjaro - Ritiro dei principali ghiacciai dalle Alpi al Tibet - Inizio della distruzione Grande Barriera Corallina - Estinzione di centinaia di specie - Aumento di numero e di intensità degli uragani - Innalzamento livello del mare con numerosi atolli sommersi, tra cui l'arcipelago di Kiribati con 78.000 persone
+ 2° : Riduzione dell'alcalinità dei mari con la progressiva distruzione del placton e degli organisni con i gusci di carbonato di calcio (il placton è alla base della catena alimentare oceanica) - Calo della crescita delle piante in Europa fino al 30% - Incendi su larga scala in Europa - Fusione dei ghiacciai della Groenlandia - Scomparsa dell'orso polare - Carestie in India e in Pakistan
+ 3° : Scomparsa dell'Amazzonia e delle foreste pluvilali - Desertificazione dell'Australia - Superuragani nell'America del Nord - Siccità permanente nel continente indiano a causa del cambiamento dei monsoni - Indo e Colorado in secca - New York e altre città costiere sommerse dall'acqua - Sviluppo delle epidemie in Africa
+ 4° : Scioglimento dell'Antartide - Delta del Nilo sommerso dal mare - Carestia in Cina - Migrazioni di massa verso i Paesi temperati come Russia e Europa
Il blog ha raggiunto Thomas Kleine-Brockhoff, uno dei responsabili della Conferenza sul Clima, a Cancún.
*(tratto dal libro "Sei gradi" di Mark Lynas e pubblicato sul sito di www.beppegrillo.it)


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