"Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero"


02 dicembre 2010

Precario il mondo


Il mondo che aspetta noi giovani è precario.In tutto e per tutto. Noi giovani dobbiamo prepararci ad essere forti o meglio flessibili se vogliamo vivere la vita che sogniamo di vivere. Dobbiamo evolverci e cambiare anche contro la nostra volontà. Nessuna azienda, stato, banca o contratto a tempo indeterminato può più garantirci nulla, e siamo solo noi stessi che abbiamo la capacità di fondare le basi della nostra vita a partire da quella che è la nostra voglia di vivere e realizzare i nostri sogni. Probabilmente dovremmo cambiare più lavori durante la nostra vita, rinunciare a progetti e costruirne altri, ma l'importante è che la nostra determinazione rimanga sempre lì, punto di riferimento e di partenza per noi stessi. Si lo so, quella del precariato è un'ingiustizia ed è una forma di sfruttamento, ma lamentarsi non serve quando la causa di tutto questo per una volta non sono i nostri politici, ma il mondo che sta cambiando...climaticamente, economicamente e via dicendo. Il futuro dell'economia è in Cina ed India.Tutta la produzione mondiale si trasferirà in questi stati e alla vecchia Europa e America del Nord rimarranno soltanto le briciole. Il nostro sarà un lento ed inesorabile declino economico che potrà essere evitato solo dalla nostra intraprendenza e capacità di adattamento. Nessuna azienda può più permettersi di garantire un futuro indeterminato ai propri dipendenti, e se lo fa, è solo per "ottimismo aziendale".  Scrivo questo post perchè ogni giorno che passa, vedo che il mondo sta cambiando sempre più velocemente e quando ascolto i discorsi di tutti i giorni della gente non scorgo nessuna preoccupazione o consapevolezza di quello che sta avvenendo. Ora tocca a noi e rifondare l'Italia. Purtroppo non c'è più tempo e chi non "cambia" ora, più tardi sarà "punito".


Vi lascio con il video di una bella canzone nuova di Daniele Silvestri chiamata "Precario il mondo" o "Grazie di tutto" che descrive molto bene il precariato di noi giovani oggi.




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