"Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero"


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21 aprile 2013

La cumbia di chi cambia





Sono passati circa due anni e mezzo da quando ho deciso di aprire il mio blog personale dove esprimere le mie idee e opinioni e condividerle con chiunque volesse fermarsi su questa pagina e "leggermi".
Su internet e nel mio blog, non importa il colore della tua pelle, di che partito sei, di che nazionalità sei, il tuo sesso e i tuoi orientamenti sessuali, conti solo tu come persona e io ti ringrazio, chiunque tu sia.
Ho raggiunto e superato quota 10.000 visite e sono onorato del risultato raggiunto, e dentro di me cresce la convinzione nel continuare questa condivisione con chiunque voglia dedicare qualche minuto a queste pagine.
Il mio blog non è come un video di un personaggio famoso, una canzone che va di moda o un giornale con potenti sponsor alle spalle che lo pubblicizzano. E' solo un angolo come tanti dove poter parlare, parlare di cambiamento e futuro. Un angolo virtuale dove conoscere e far conoscere opinioni diverse, dire no allo sfruttamento degli animali, rilanciare l'onestà come valore morale irrinunciabile e credere nel futuro e nel cambiamento della nostra Italia e del Mondo.
Quindi mi sento di ripetere ancora:

GRAZIE  A TUTTI.

a tutti quelli che mi seguono, chi è capitato per caso nel mio blog e chi mi ha scoperto per la prima volta...grazie.

Vi dedico questa canzone "La cumbia di chi cambia", secondo me bellissima, di Adriano Celentano:




Ricordo a tutti la mia nuova collaborazione con www.you-ng.it dove sicuramente ho acquistato un pò più di visibilità e dove rilancio tutti i nuovi articoli scritti sul mio blog.



07 aprile 2012

Bikeconomics



È quasi impensabile per gli italiani rendere la bicicletta il mezzo di trasporto più diffuso, un po’ per la fretta quotidiana, un po’ per pigrizia, un po’ per praticità. Tuttavia impegnarsi ardentemente nella causa della bicicletta è una realtà che si potrebbe concretizzare con l’impegno e con un’attenzione particolare ai vantaggi che da essa derivano: vantaggi per l’ambiente, ma anche per l’economia, locale soprattutto.

In città, sostituire ad esempio molti parcheggi per auto con quelli per bici, realizzare piste ciclabili laddove l’auto è regina non solo renderebbe più vivibile il centro abitativo ma aiuterebbe chiunque a stare più in sintonia con l’ambiente circostante senza dover sopportare eccessivamente il traffico: la salute delle famiglie, così come l’umore di ogni singolo cittadino, accoglierebbero positivamente tale cambiamento in modo da impiegare meno soldi nella cura della salute. L’ambiente stesso risulta essere l’indicatore naturale di quanto sia vantaggioso investire nella bicicletta.

Ma la bicicletta non offre “solo” vantaggi per quanto riguarda lasalute o per la riduzione dell’inquinamento, ma si dimostra essere un canale efficace in termini di contributo all’economia, specie l’economia locale, al punto che in America è stato coniato il termine Bikenomics, da fusione delle parole bike, bicicletta ed economics.
Questo per due ragioni principali: in primo luogo usare più la bici significa risparmiare e aumentare il reddito disponibile per i consumi locali. In secondo luogo, muoversi in bici nel proprio quartiere / città e non usare la macchina per fare acquisti magari a decine di chilometri di distanza, ci costringe a scoprire meglio e privilegiare l’offerta più vicino alla nostra residenza.
Last, but not least, l’indotto, anche solo turistico, delle due ruote: si pensi che in uno stato medio-grosso degli USA, il Wisconsin, uno studio (di cui trovate il link al pdf ) parla di una bike economy, di un impatto economico, turistico in primis, della bicicletta, che da solo vale 1,5 miliardi su base annua per lo Stato.
Insomma, bicicletta vuole dire più soldi che restano nella comunità: partendo dalle realtà più immediate come il fatto che l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro migliora chi la utilizza di conseguenza il datore di lavoro vedrà più profitti o che lasciando l’auto in garage, e girando la città pedalando, i negozi della città risulterebbero essere un’attrattiva maggiore. La comunità, inoltre, vedrebbe destinarsi più soldi dato che i cittadini non si impegnerebbero più grosse somme per la benzina, le assicurazioni e per l’acquisto dell’auto.


Queen - Bycyle race

La bicicletta, dunque, può rappresentare una rivoluzione sia nella realtà del turismo sia per le città. Il percorso è ancora lungo per poter decretare il successo già ottenuto in altri Paesi europei, ma i segnali che sono emersi rappresentano le basi per far sì che la bicicletta possa entrare effettivamente nella familiarità di ogni giorno per migliorare la nostra vita a livello personale e non solo: essa è un vantaggio per le amministrazioni locali che intendono incentivare l’uso della bicicletta perché investire sulla mobilità ciclistica significherebbe un risparmio per le casse pubbliche, proprio come è dimostrato da quei Comuni che fanno delle due ruoteun’importante leva economica potendo così di conseguenza migliorare le altre realtà sociali dei propri cittadini.


La rivoluzione vera è quella nel cambiare i piccoli gesti quotidiani, le nostre abitudini. 
Pensate con la vostra testa, pensate a come vorreste il vostro futuro e agite. Non lasciate in mano ad altri quella  che è la vostra vita.




Da oggi voglio inaugurare un piccolo spazio per "pillole" di economia di un bravo economista-imprenditore che si chiama Roberto Gorini, vi consiglio di guardare questi brevi video per capirne un pò di più su ciò che vi circonda...ecco il primo video!







07 gennaio 2012

Utopia


Viandante sul mare di nebbia - Caspar David Friedrich 1818

Inizia il 2012 e voglio scrivere del cambiamento che sogno, di come vorrei che fosse il mondo. La mia Utopia.
Il capitalismo è finito ormai e finalmente ci si sta rendendo conto che non si può andare avanti pensando a tutto in modo così materialistico, siamo umani e non macchine.
Il mondo moderno ci ha rubato tutto, soprattutto il tempo. Nessuno ha più tempo per pensare alle proprie azioni e quando ci si ferma si ha l'istinto di ritornare nel sistema per non sentirsi esclusi.

Io credo ci sia di più di tutto questo, qualcosa da ricercare all'interno delle nostre coscienze e del nostro essere.
Non esistono regole o schemi per trovare sè stessi, c'è bisogno solo di tempo e voglia di esplorare mondi nuovi.

Inutile? Io non credo. 

Se pensate a voi stessi ora, cosa sentite davvero vostro?

Probabilmente del vostro passato vi ricorderete degli affetti, delle emozioni,delle vostre scelte e dei cambiamenti avvenuti. E' la vostra coscienza che scrive la vostra storia e bisogna cominciare ad ignorare una società che tenta di forgiare le nostre vite con aspirazioni materiali e pensieri collettivi condizionati. La cosa  peggiore è che ognuno di noi si sente superiore a tutto ciò e pensa di essere libero, e invece è dentro lo schema. Compreso me. E personalmente provo a ribellarmi interiormente giorno dopo giorno...in fondo il mondo può cambiare solo se noi accendiamo la nostra rivoluzione interiore.


Tiziano Terzani


Il mondo che vorrei è fatto di rispetto per quello che abbiamo, per la natura che non ci appartiene ma che ci ospita e di cui noi stessi facciamo parte. Vorrei finisse il pensiero egoistico che spinge ognuno di noi a dare il massimo per il gusto di essere più dell'altro e non per una reale necessità.
Vorrei un mondo "arretrato" basato sullo scambio e non sulla moneta, case di legno e non di cemento, pannelli fotovoltaici e non centrali nucleari, riciclo-riutilizzo degli oggetti e non sprechi.  Aiuto e solidarietà, e non indifferenza. Democrazia diretta sul web con votazioni dirette da casa senza rappresentanti. Un mondo dove l'uomo non uccide gli altri esseri viventi per sopravvivere, ma ci convive e li rispetta.


Il pianeta Verde - Coline Serrau 1996

Lo so è un'utopia. Ma è questo quello che mi auguro per la mia vita e che spero possiate augurarvi anche voi. 
Questo è il cambiamento che voglio, so già che forse non si realizzerà mai... ma non posso vivere e condividere un mondo che non mi appartiene e che mi detta come deve essere la mia vita. La speranza e la determinazione è l'unica arma che abbiamo.

Buon 2012...che il cambiamento sia sempre con voi!


Segnali di vita - Franco Battiato