"Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero"


25 febbraio 2011

Storie intelligenti




Ecco qui di seguito cinque video che considero cinque piccole perle di saggezza: la storia delle cose, dell'acqua in bottiglia, dei cosmetici, dell'elettronica e del cap&trade...di Annie Leonard.  

Con semplicità e in pochi minuti forniscono una descrizione dettagliata di queste 5 "tematiche" della nostra vita e soluzioni sui comportamenti da adottare per una vita più sostenibile, sana ed etica. Li ritengo dei piccoli manuali dell'utilizzo del proprio spirito critico verso la vita di tutti i giorni. 

Prendetevi qualche minuto e guardateli! 
(sempre che non siate su https://www.forzasilvio.it/ e non abbiate tempo per queste cose inutili e comuniste =) )

Quindi vi auguro una buona visione e se ne scoprirò altri ve li proporrò sempre sul blog!

Ringrazio il blog http://natura-blog.blogspot.com dal quale ho preso spunto per questi video...grazie.


LA STORIA DELLE COSE



LA STORIA DELL'ACQUA IN BOTTIGLIA


Original English Version


LA STORIA DEI COSMETICI




Original English Version


LA STORIA DELL'ELETTRONICA




Original English Version


LA STORIA DEL CAP & TRADE



Original English Version

20 febbraio 2011

Giochi di prestigio






Dopo un pò di assenza dal blog, ecco un post per continuare a seguire le incredibili avventure del nostro debito pubblico e della sua inesorabile corsa verso l'abisso. Il punto del non ritorno. 

Intanto, mentre attorno all'Italia le popolazioni arabe insorgono contro i loro dittatori dimostrando un grande coraggio e voglia di cambiare il futuro, noi siamo qua con il nostro caro Berlusconi. I suo fan più accaniti arrivano al punto di manifestare in sua difesa, come se uno degli uomini più ricchi del pianeta avesse bisogno di essere difeso quando può già comprarsi tutto, sentenze comprese. Tutto questo distrae l'attenzione su problemi inutili. I politici oggi devono interrogarsi solo ed esclusivamente se esistono vie per rilanciare l'economia italiana o se con un atto coraggioso sia meglio farla fallire per poi ripartire con un sistema diverso e più sano. Non se Berlusconi sapeva che Ruby avesse 17 o 24 anni.


Torniamo al nostro debito pubblico. Di male in peggio mi viene da dire. Il debito pubblico italiano ha raggiunto la mirabolante quota 1.870 miliardi di euro. Una follia che non dà cenno a fermarsi. Il nostro stato sta andando avanti con soldi che NON ESISTONO.

Ecco qualche riga tratta dal blog di Beppe Grillo dove tratta il problema del debito pubblico:

"In marzo, insieme alle rondini e alla primavera, arrivano le cambiali europee e l'ultimo telegramma da Bruxelles. Francia e Germania, che posseggono 700 miliardi di euro del nostro debito, per continuare a sostenere i titoli pubblici italiani chiedono un piano dirientro nei parametri di Maastricht per portare il rapporto tra il debito pubblico lordo e il Pil al 60 %. Il rapporto attuale è quasi il doppio, circa il 120%. Il Pil è al palo. Non cresciamo. In 10 anni l'unico Paese a far peggio dell'Italia nel mondo è stato Haiti. Il debito va al galoppo, a botte di 100 miliardi di euro in più all'anno. Se il Pil non cresce e il debito pubblico è arrivato a 1.870 miliardi, c'è un solo modo per rientrare: ridurre il debito di circa 900 miliardi. Il dilemma è quindi: "Debito o default?". L'Europa non può permettersi un nostro default, rischierebbe di crollare come un castello di carte. I titoli italiani in mano alla Francia equivalgono al 20% del Pil francese e con un default diventerebbero carta straccia. La cosiddetta "ristrutturazione" del debito di cui si discute non è altro che il quasi azzeramento del valore del titolo. Un po' come quando viene "ristrutturata" un'azienda per mandare tutti a casa."

Chi pagherà tutto questo?

Noi o Berlusconi & company dotati di elicotteri, ville in paradisi fiscali, guardie del corpo e amicizie con i dittatorelli di questi "stati"?

La risposta è tristemente ovvia. Inoltre, in questi giorni l'unione europea ha avvallato la linea del nostro bravissimo ministro dell'economia Tremonti : ora quando si calcolerà il debito di uno stato, si considererà anche il livello di indebitamento delle famiglie di quello stato.

Un gioco di prestigio per far si che questo teatrino continui.

In poche parole, vengono "truccati" i numeri e d'ora in poi non si dovrà guardare solo quanto uno stato è indebitato, ma anche alla capacità che hanno le famiglie (i privati) di ripagare questo debito in caso di fallimento dello stesso stato. 
Berlusconi, Fini, Bossi, Bersani, Casini si indebitano, comprano case, danno lavoro a parenti e amici, pagano le escort, vanno in pensione dopo qualche anno da parlamentare....e quando qualcuno ci chiederà il conto saremo noi a pagare i loro debiti, perchè ne abbiamo la capacità.


Come può continuare ad esistere un sistema malato come questo?
Quanto ancora l'UE e gli USA riusciranno a coprire e drogare un sistema finanziario con le ore contate?


Una cosa è sicura, quelli che saranno costretti a pagare saremo noi gente comune. 

Personalmente spero crolli tutto il prima possibile, non mi piacciono le illusioni. 

Preferisco la realtà, subito. Avremo più tempo per ricostruire un futuro migliore.

04 febbraio 2011

Orgoglio egiziano


Un post in onore alla "rivoluzione" egiziana. Non so come andrà a finire, ma ammiro profondamente il coraggio del popolo egiziano che ora sta rischiando il tutto per tutto per abbattere il regime di Mubarak.
Una rivoluzione nata da internet, senza un vero "capo", ma un movimento unito e determinato dallo spirito e la voglia di cambiamento. Vedere persone accampate in piazza senza sapere quando tutto questo finirà, prese di mira dai cecchini, investite da blindati militari...eppure sempre lì per la voglia di riappropriarsi del proprio futuro. Tutto questo servirebbe anche a noi italiani che non abbiamo la minima voglia di volere un cambiamento vero per paura di perdere quel poco di "irrealistico" che crediamo di possedere.

Viva il cambiamento, viva la rivoluzione egiziana. 

01 febbraio 2011

Quando compri, scegli l'ambiente!





Molte volte al supermercato si comprano i prodotti in base alla convenienza economica e alla marca vista in televisione.
Ma questi sono davvero i criteri migliori per scegliere un prodotto?
A volte con pochi centesimi in più possiamo scegliere di cambiare il nostro futuro ed uscire da una spirale consumistica che giorno dopo giorno distrugge la nostra salute e l'ambiente che ci circonda.

Quando possibile scegliete prodotti che provengono dal riciclo di materiale già utilizzato. La qualità del prodotto non cambia, non si abbattono alberi, si inquina di meno e vengono preservate risorse sempre più scarse e preziose.

Pubblico qui di seguito la lista delle aziende che producono carta igienica, tovaglioli, asciugatutto e fazzoletti...quella che vedete è una classifica stilata da Greenpeace che ha assegnato un voto ad ognuna di esse in base all'impegno verso l'ambiente, l'utilizzo di carta riciclata o carta da foreste ad origine controllata oppure abbattendo alberi che non vengono poi ripiantati. Da evidenziare la linea Vivi Verde della Coop (per me la migliore) che in tutti i suoi prodotti eccelle per la salvaguardia della natura.

Per ingrandire l'immagine basta cliccarci sopra e aspettarne il caricamento (in alternativa cliccate sul link). Poi utilizzare la lente d'ingrandimento per vedere meglio una parte precisa della classifica.





Case editrici


Classifica/guida all'acquisto dei prodotti elettronici (clicca sul link per vedere le valutazioni)

Classifica azienda che inscatolano tonno (clicca sul link per vedere le valutazioni)


Spero che queste "classifiche" vi possano guidare ad un consumo più intelligente e libero.