"Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero"


20 giugno 2012

Liberi di essere





Chi siamo?Abbiamo coscienza di noi stessi?

Molte volte in questo blog ho posto questa domanda a me stesso e a voi che mi leggete.
Quasi mai durante le giornate, settimane e i mesi,  ci si ferma a pensare sul perchè viviamo.
Il nostro stile di vita ci impone tempi stretti per "pensare" e "decidere" e mai ci si sofferma su domande di questo tipo che richiedono un ragionamento profondo e una risposta incerta.
Da tempo mi sono avvicinato a "religioni" orientali come lo Zen (che religioni vere e proprie poi non sono). Con questo non ho nulla contro il cattolicesimo, ebraismo e islamismo. Ma semplicemente ritengo sbagliato e assurdo in sè il concetto di religione, non potendo credere in un Dio che dia regole e sia cosi assente e distante dalle sue stesse creature.
La filosofia Zen invece è semplice e difficile da contraddire nelle sue verità. Non esiste un Dio, tutto quello che ci circonda e noi stessi siamo divini. L'uomo fa parte dell'universo e in quanto tale deve perdersi nella meditazione e ascoltare il respiro del tutto nel quale è immerso per rendersi conto della sua essenza,di quello che è. L'infinito e il nulla nello stesso istante.
Questa visione mi apre spesso gli occhi di fronte alle sfide della vita e fino ad ora mi ha dato la forza di comprendere e superare gli ostacoli e voglio perciò condividere con voi la mia esperienza.
Il cambiamento è l'elemento chiave della nostra vita. Ogni giorno, viviamo dentro ad evoluzioni costanti di quello che siamo e dobbiamo sempre essere pronti ad abbandonare tutto e perderci in noi stessi, senza paura. Le nostre barriere mentali fatte di "sapienza"e pregiudizi devono scomparire, perchè la vera conoscenza della vita la si può solo avere con gli occhi di un bambino che guarda le cose per quello che sono e non per come sono state descritte in precedenza da altri.
Ho trovato molto interessante una frase di un saggio zen : "Non concepire parola."




Krishnamurti - Il caos della mente



Se riflettete per un attimo, ogni volta che parliamo, distorciamo in qualche modo la realtà e creiamo una sorta di illusione che ci allontana da quella che è la verità e la bellezza divina che ci circonda. Pensate ad una rosa, a quanto è bella. La osservate in silenzio e percepite la sua essenza, poi nell'attimo in cui pensare o dite il suo nome "rosa", cominciate a collegare pensieri e ricordi, come l'esservi punti prendendone il gambo, ad averla regalata ad una persona per voi importante, e da questo altri pensieri si collegano e quell'attimo è rovinato...e la rosa non è più rosa, e la sua bellezza pura e divina sfugge via con una semplice parola.
Ma l'uomo è dotato di parola, e anche io in questo momento ne sto facendo uso. E'ovvio che non si può immaginare di vivere una vita senza parola, ma credo sia importante per tutti noi essere coscienti che il valore di quello che abbiamo attorno a noi vada vissuto semplicemente nel silenzio, e distinguendolo dalla frenesia e l'inutilità delle azioni quotidiane che compiamo ogni giorno, indotte da una società che ci impone di credere che la vita sia "altro".








Nei miei post precedenti vi ho dato piccoli consigli e per questo anche ora ve ne propongo uno molto semplice e facile da sperimentare.
Andate in una camera di casa vostra, isolatevi per un attimo. Sedetevi a gambe incrociate.Chiudete gli occhi.
Non pensate a nulla e rallentate il vostro respiro, moderandolo. Provate ad eliminare ogni pensiero, dovete avere il vuoto. 
Dopo qualche minuto vi accorgerete che è pressoché impossibile avere la mente libera, i pensieri vi inseguiranno, la vostra mente genererà continui ragionamenti, in modo quasi frenetico. Ecco, questo è quello che la società ci impone di essere. Impegnati, pieni di pensieri inutili e senza coscienza di noi stessi.
Insistete, rimanete nella stessa posizione e senza forzare provate a liberare la mente. Questa è meditazione, o meglio è "mao chao", il sereno riflettere. Se riuscirete ad essere liberi, avrete l'opportunità di fondervi e sentirvi parte di tutto quello che vi circonda, e rendervi conto che siete voi stessi un essere divino.
Chi riesce a mantenere questo stato o ripeterlo, nella cultura zen/buddista viene chiamato "illuminato". La saggezza è questo, essere coscienti di ciò che si è . Il sapere leggi, regole, procedimenti, risultati sportivi ...non contano nulla. Contano solo per vivere una vita materiale che ci consuma giorno dopo giorno portandoci ad uno stato di sonnolenza mentale che ci rende pedine e non esseri pensanti.


Meditate.

Potete continuare la vostra vita ed essere schiavi degli eventi, o provare ad essere coscienti di ciò che siete e del vostro valore.
E preparatevi ad essere sempre pronti al cambiamento, le cose peggiori/migliori avvengono sempre in un noioso martedì pomeriggio.


Grazie per la lettura e buona estate a tutti!



07 aprile 2012

Bikeconomics



È quasi impensabile per gli italiani rendere la bicicletta il mezzo di trasporto più diffuso, un po’ per la fretta quotidiana, un po’ per pigrizia, un po’ per praticità. Tuttavia impegnarsi ardentemente nella causa della bicicletta è una realtà che si potrebbe concretizzare con l’impegno e con un’attenzione particolare ai vantaggi che da essa derivano: vantaggi per l’ambiente, ma anche per l’economia, locale soprattutto.

In città, sostituire ad esempio molti parcheggi per auto con quelli per bici, realizzare piste ciclabili laddove l’auto è regina non solo renderebbe più vivibile il centro abitativo ma aiuterebbe chiunque a stare più in sintonia con l’ambiente circostante senza dover sopportare eccessivamente il traffico: la salute delle famiglie, così come l’umore di ogni singolo cittadino, accoglierebbero positivamente tale cambiamento in modo da impiegare meno soldi nella cura della salute. L’ambiente stesso risulta essere l’indicatore naturale di quanto sia vantaggioso investire nella bicicletta.

Ma la bicicletta non offre “solo” vantaggi per quanto riguarda lasalute o per la riduzione dell’inquinamento, ma si dimostra essere un canale efficace in termini di contributo all’economia, specie l’economia locale, al punto che in America è stato coniato il termine Bikenomics, da fusione delle parole bike, bicicletta ed economics.
Questo per due ragioni principali: in primo luogo usare più la bici significa risparmiare e aumentare il reddito disponibile per i consumi locali. In secondo luogo, muoversi in bici nel proprio quartiere / città e non usare la macchina per fare acquisti magari a decine di chilometri di distanza, ci costringe a scoprire meglio e privilegiare l’offerta più vicino alla nostra residenza.
Last, but not least, l’indotto, anche solo turistico, delle due ruote: si pensi che in uno stato medio-grosso degli USA, il Wisconsin, uno studio (di cui trovate il link al pdf ) parla di una bike economy, di un impatto economico, turistico in primis, della bicicletta, che da solo vale 1,5 miliardi su base annua per lo Stato.
Insomma, bicicletta vuole dire più soldi che restano nella comunità: partendo dalle realtà più immediate come il fatto che l’utilizzo della bicicletta per recarsi al lavoro migliora chi la utilizza di conseguenza il datore di lavoro vedrà più profitti o che lasciando l’auto in garage, e girando la città pedalando, i negozi della città risulterebbero essere un’attrattiva maggiore. La comunità, inoltre, vedrebbe destinarsi più soldi dato che i cittadini non si impegnerebbero più grosse somme per la benzina, le assicurazioni e per l’acquisto dell’auto.


Queen - Bycyle race

La bicicletta, dunque, può rappresentare una rivoluzione sia nella realtà del turismo sia per le città. Il percorso è ancora lungo per poter decretare il successo già ottenuto in altri Paesi europei, ma i segnali che sono emersi rappresentano le basi per far sì che la bicicletta possa entrare effettivamente nella familiarità di ogni giorno per migliorare la nostra vita a livello personale e non solo: essa è un vantaggio per le amministrazioni locali che intendono incentivare l’uso della bicicletta perché investire sulla mobilità ciclistica significherebbe un risparmio per le casse pubbliche, proprio come è dimostrato da quei Comuni che fanno delle due ruoteun’importante leva economica potendo così di conseguenza migliorare le altre realtà sociali dei propri cittadini.


La rivoluzione vera è quella nel cambiare i piccoli gesti quotidiani, le nostre abitudini. 
Pensate con la vostra testa, pensate a come vorreste il vostro futuro e agite. Non lasciate in mano ad altri quella  che è la vostra vita.




Da oggi voglio inaugurare un piccolo spazio per "pillole" di economia di un bravo economista-imprenditore che si chiama Roberto Gorini, vi consiglio di guardare questi brevi video per capirne un pò di più su ciò che vi circonda...ecco il primo video!







19 gennaio 2012

Un anno da vegetariano




E' passato un anno da quando sono vegetariano, inutile dire che raccomando a tutti questa scelta di vita.

Una scelta etica.

Non ti voltare dall'altra parte e smetti di causare dolore e morte ad animali che non ti hanno mai fatto nulla di male. Non pensare alla carne che stai mangiando come ad un prodotto industriale alla pari di uno spazzolino da denti, ma pensa che quello prima era un animale e ha sofferto per regalarti quei pochi minuti di gusto. 
Probabilmente lo avresti accarezzato e ammirato se lo avessi visto di persona.

La dieta vegetariana, oltre ad essere rispettosa degli animali, aiuta a ridurre drasticamente le probabilità di incorrere in tumori, malattie cardiovascolari e fa bene anche all'ambiente, visto che gli allevamenti intensivi di bestiame sono una delle principali cause dell'inquinamento atmosferico e della deforestazione selvaggia.

Riporto qui sotto le mie analisi del sangue, dopo un anno di dieta vegetariana. Come vedete godo di ottima salute e nessuna particolare carenza. Mi sento in pace con me stesso, ho risparmiato dolore e sofferenze e ho fatto del bene al pianeta. Cosa c'è di meglio?



Analisi del sangue del 31/05/2010

Le analisi a sinistra sono del 31/05/2010 quando mangiavo ancora carne e sono relative alle analisi del sangue per diventare donatore di sangue AVIS. Le analisi sono state giudicate pressochè perfette e i 3 asterischi sono stati giudicati ininfluenti e sono stato preso come donatore.


Analisi del sangue del 17/01/2012

Le analisi a destra le ho fatte ieri 17/01/2012, dopo un anno di dieta vegetariana (cominciata il 12/01/2011).
Come vedete i valori sono tutti nella media e addirittura ho un asterisco in meno visto che il mio Ematrocrito è migliorato!

Naturalmente continuerò a monitorare il mio stato di salute per me stesso e per dimostrare che è una scelta che può essere fatta da tutti senza alcuna paura.





Diventate vegetariani,provate.


 E' più facile di quanto pensiate.

Un piccolo cambiamento per noi stessi, un grande cambiamento per la società.


07 gennaio 2012

Utopia


Viandante sul mare di nebbia - Caspar David Friedrich 1818

Inizia il 2012 e voglio scrivere del cambiamento che sogno, di come vorrei che fosse il mondo. La mia Utopia.
Il capitalismo è finito ormai e finalmente ci si sta rendendo conto che non si può andare avanti pensando a tutto in modo così materialistico, siamo umani e non macchine.
Il mondo moderno ci ha rubato tutto, soprattutto il tempo. Nessuno ha più tempo per pensare alle proprie azioni e quando ci si ferma si ha l'istinto di ritornare nel sistema per non sentirsi esclusi.

Io credo ci sia di più di tutto questo, qualcosa da ricercare all'interno delle nostre coscienze e del nostro essere.
Non esistono regole o schemi per trovare sè stessi, c'è bisogno solo di tempo e voglia di esplorare mondi nuovi.

Inutile? Io non credo. 

Se pensate a voi stessi ora, cosa sentite davvero vostro?

Probabilmente del vostro passato vi ricorderete degli affetti, delle emozioni,delle vostre scelte e dei cambiamenti avvenuti. E' la vostra coscienza che scrive la vostra storia e bisogna cominciare ad ignorare una società che tenta di forgiare le nostre vite con aspirazioni materiali e pensieri collettivi condizionati. La cosa  peggiore è che ognuno di noi si sente superiore a tutto ciò e pensa di essere libero, e invece è dentro lo schema. Compreso me. E personalmente provo a ribellarmi interiormente giorno dopo giorno...in fondo il mondo può cambiare solo se noi accendiamo la nostra rivoluzione interiore.


Tiziano Terzani


Il mondo che vorrei è fatto di rispetto per quello che abbiamo, per la natura che non ci appartiene ma che ci ospita e di cui noi stessi facciamo parte. Vorrei finisse il pensiero egoistico che spinge ognuno di noi a dare il massimo per il gusto di essere più dell'altro e non per una reale necessità.
Vorrei un mondo "arretrato" basato sullo scambio e non sulla moneta, case di legno e non di cemento, pannelli fotovoltaici e non centrali nucleari, riciclo-riutilizzo degli oggetti e non sprechi.  Aiuto e solidarietà, e non indifferenza. Democrazia diretta sul web con votazioni dirette da casa senza rappresentanti. Un mondo dove l'uomo non uccide gli altri esseri viventi per sopravvivere, ma ci convive e li rispetta.


Il pianeta Verde - Coline Serrau 1996

Lo so è un'utopia. Ma è questo quello che mi auguro per la mia vita e che spero possiate augurarvi anche voi. 
Questo è il cambiamento che voglio, so già che forse non si realizzerà mai... ma non posso vivere e condividere un mondo che non mi appartiene e che mi detta come deve essere la mia vita. La speranza e la determinazione è l'unica arma che abbiamo.

Buon 2012...che il cambiamento sia sempre con voi!


Segnali di vita - Franco Battiato


17 dicembre 2011

Seduto sotto un albero (di natale) a meditare




Io credo che tutta la nostra vita sia regolata dal CASO.

E' un periodo che mi faccio diverse domande sul perchè vivo, cosa voglio farne della mia vita e perchè devo dare un senso alle giornate.

Non ve lo chiedete mai?

Credo che sia tutto un'illusione, tutto puramente casuale.

Potevo nascere in qualsiasi parte del mondo, in molteplici condizioni economico-sociali, con o senza genitori, con problemi fisici. E io ora sono quello che sono.

Perchè?

Perchè devo nascere,studiare,lavorare e amare persone che poi perderò e mi perderanno?

Tutto è già scritto, mi sento parte di un fiume in piena senza possibilità di scegliere la via.

L'unica cosa che nessuno può fermare è il mio pensiero.

So che queste sono domande che l'uomo si è sempre posto e che mai forse riusciranno a trovare una risposta.

In ogni caso me le pongo continuamente e sto cominciando ad avere una visione pessimistica della vita, non per mia volontà, ma osservando semplicemente come va il mondo.

Poi come ogni essere umano provi a non pensarci, ad essere ottimista, essere più materialista e concreto e lasciare andare avanti tutto perchè è l'istinto di sopravvivenza e la natura che ti costringono a farlo.

La vita è un viaggio, ha un inizio e una fine, molto spesso inaspettata.

Il delirante sogno di una vita migliore 

Qual è lo scopo?

Spesso osservo i miei comportamenti e quelli di chi mi sta attorno e ci vedo solo una routine quotidiana con alti e bassi, niente di speciale.Eventi negativi o positivi che accadono in un martedì pomeriggio come tanti e vi cambiano la vita (o meglio la routine), tutto per puro caso. Non provate a creare collegamenti con il destino o volontà divine, ragionate con la vostra logica e realizzerete che nulla ha senso.

So già che state pensando che non dovrei farmi queste domande, ma esisto ed è impossibile non usare l'unico vero dono che ho rispetto alle piante e gli altri esseri viventi, la mia umanità ed intelletto.

Questo post è un invito alla RIFLESSIONE,è sempre dura e difficile da fare e spesso porta a pensieri negativi, lo so. 
Per "Natale" regalatevi un pensiero o una domanda su chi siete e cosa state facendo. 
Forse riuscirete a capire meglio che siete qualcuno all'interno di un tutto e non un individuo parte della massa.

Mancano pochi giorni alla festa più consumistica dell'anno e se non volete fare brutta figura con parenti e amici, perchè non fare bella figura con voi stessi regalando donazioni o gadget che possono aiutare animali o persone in difficoltà?

Ecco qualche link:

http://shop.lav.it/
http://www.greenpeace.it/greenmarket/
http://www.prodottiunicef.it/

BUON NATALE A TUTTI!


26 novembre 2011

Il salto nel vuoto




Debito pubblico, crisi e fallimento. Queste sono le parole sulla bocca di tutti oggi.

Ho avuto modo di parlare altre volte sul mio blog del debito e purtroppo quello che dicevo si sta amaramente avverando ( non sono un mago, ma mi sono semplicemente informato).
Non importa che ci sia Berlusconi o Mario Monti, siamo alla fine della corsa e ora  nessuno può più salvarci. La classe politica è sempre la stessa da decenni e quelli che ci governano ora sono gli stessi che hanno creato il problema. Perché chiedere a degli incapaci di essere improvvisamente capaci? E' un loro limite, non possono esserlo. Sono corrotti, disonesti e non qualificati. Bisogna essere razionali e mettere da parte la rabbia, semplicemente non possono farlo e quindi l'Italia fallirà, è solo una questione di mesi.
Il nuovo premier italiano sta cercando di fare riforme per 25, 30...al massimo 50 miliardi di euro? e cosa possono significare contro un debito pubblico che sfiora i 1.900 miliardi di euro?
Ma si rendono conto di quello che stanno dicendo?
Se devo pagare un affitto da 1.900 euro al mese, non vado al ristorante e risparmio 50 euro...sarei a posto secondo voi così? 

E' TOTALE FOLLIA.


Il fallimento a cartoni animati

Io provo a dare la mia soluzione, che purtroppo credo che mai verrà applicata:

Siamo già falliti. A chi non diamo/ridiamo i soldi? 

Io essendo italiano, mi preoccuperei innanzitutto dei miei concittadini e mi assicurerei prima di tutto di pagare stipendi pubblici, pensioni, sanità, istruzione e titoli di stato ai cittadini italiani. Poi verrebbero gli stranieri e su chi ha "scommesso" (rischiando) sui nostri titoli del debito pubblico, ricevendo un ottimo tasso di interesse (guadagno) per l'elevato rischio di questa scommessa.
Bene. Avviamo subito un "default parziale" e restituiamo solamente il 50% del valore dei nostri titoli di stato agli stranieri che hanno investito su di noi. I titoli del debito pubblico sono detenuti al 44% da stranieri, per un totale di circa 800 miliardi di euro. Restituiamone solo 400 e con gli altri abbattiamo il debito per altri 400 e ripartiamo.
Azzeriamo la politica. E proviamoci.
Non ha senso aumentare le tasse ed impoverire il nostro Paese ulteriormente, per risparmiare pochi miliardi di euro che non faranno altro che ritardare il nostro totale fallimento.

Certo la nostra credibilità diminuirebbe (ne abbiamo ancora dopo Berlusconi?) e nessuno ci presterebbe più soldi. Ma in fondo, che senso ha che ci prestino soldi quando non siamo in grado di gestirli e rimborsarli?



Video simpatico sul fallimento (non ci sono i sottotitoli in italiano!!)

Visto che questa soluzione non verrà mai adottata, io sono della convinzione che il fallimento dell'euro e dell'Italia è inevitabile e nulla più può essere fatto, può essere solo ritardato. Può avvenire il mese prossimo, come a Settembre 2012.E' questione di mesi, ma siamo già falliti.

Personalmente consiglio di suddividere i vostri risparmi, tenerne  parte in banca per le operazioni di tutti i giorni, qualcosa nei conti deposito (non troppi) e poi comprare monete d'oro (sterline, dollari o marenghi d'oro) che hanno un largo mercato su internet e possono essere venduti su ebay senza bisogno di affidarsi ad intermediari come i compro oro. Ultimo consiglio...non mettete le monete in banca naturalmente, ma trovate un buon nascondiglio e poi fatevi una mappa del "tesoro" come i pirati di una volta...questo metodo sarà sicuramente meglio che lasciarli in banca nei prossimi mesi!

Preparatevi al fallimento del nostro amato Paese, io personalmente sono contento che avvenga.
Ci sarà da soffrire e tanto, ma non posso immaginare il mio futuro dentro un sistema malato come questo, quindi avanti tutta con il cambiamento.


20 novembre 2011

Il Vortice




A volte mi chiedo perchè esistiamo, perchè ogni giorno ci alziamo e facciamo sempre le stesse cose. 
E' un atto dovuto per le nostre coscienze. Ci svegliamo e forziamo noi stessi a studiare o lavorare, perchè è così che deve essere. Così si vive, sennò come si fa a vivere senza soldi?

Se ci pensate bene la maggior parte delle vostre azioni sono dettate dal fare SOLDI, comprare beni materiali che i media ogni giorno ti invogliano ad acquistare. E quando non riescono a creare in te questo desiderio, ti guardi attorno e vedi che tutti gli altri hanno ceduto a quel desiderio. Quindi cedi anche tu per non essere "diverso", cioè fuori dal sistema.

Un esempio? L'i-phone. Al di là delle sue qualità tecniche negli ultimi 2-3 anni, molte persone che usavano a malapena il cellulare per telefonare ora hanno un i-phone.Tutti ce l'hanno, anche loro l'hanno comprato.Ma è il sistema che ci spinge a desiderarlo, non una reale necessità.

E allora mi chiedo: io mi alzo ogni mattina e vado al lavoro per poi comprare un iphone?una bella macchina?vestiti alla moda?una casa più grande?



E' un vortice dal quale non se ne può uscire.

Un sistema che gira, sempre più veloce e non permette a nessuno di pensare, di fermarsi e chiedersi il perchè. 
Mi disgusta questo vivere. Siamo uomini, esseri intelligenti. 

Perchè avere delle mete così basse per la propria vita?


Questo che scrivo è un post di riflessione, che non vuole dare risposte a nessuno. Ma se siete capitati qua e mi state leggendo. Bè, è già un risultato.

Chiedetevi: perchè lo faccio?perchè vivo e mi sacrifico ogni giorno? per cosa?

Il sistema è malato, ma tutti ignorano la sua grave malattia e pensano che si possa riprendere.

La grave crisi del debito pubblico europeo e americano è molto più di una crisi economica. Il sistema mondo sta fallendo. Grazie a giochi di prestigio di bassa finanza i leader riusciranno a prolungare la vita dell'equilibrio socio-economico che ci governa. 

E poi? credete si possa andare avanti in questo modo? 
Produrre, cementificare, sovrappopolare e bruciare. Guidati da leader corrotti che pensano solo ai loro affari, niente di più. E' tutto finto, è tutto di plastica.

Siamo tutti nel "vortice".
Non ti puoi muovere. Sei imprigionato. 
Ma giri assieme a lui e ti illudi di essere tu a muoverti.

Vi faccio un esempio pratico e coerente con il titolo del post di come tutti noi (me compreso), ci stiamo autodistruggendo.


Pacific Trash Vortex - Un continente di plastica

Un vortice di plastica, chiamato Pacific Trash Vortex,grande come il Texas (in verità nessuno conosce la sua reale estensione, che potrebbe essere molto più estesa) galleggia sott'acqua nell'Oceano Pacifico e uccide pesci e uccelli  intossicandoli e imprigionandoli senza speranza.
E' una vera e propria isola di rifiuti di plastica che si sposta nell'oceano e non fa che divenire ogni giorno più grande.
Vi rendete conto? Perchè nessuno ci racconta mai con la stessa insistenza della pubblicità di un I-Phone dell'esistenza di un pericolo così grave per il nostro stesso mondo? 


Il consumismo ci sta portando alla resa dei conti con il nostro menefreghismo e poca voglia di essere umani.

Il silenzio,l'ignoranza e la follia di pensare che tutto vada sempre bene così, un giorno ci metterà di fronte all'inevitabile.