"Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero"


31 marzo 2011

La crisi dell'Europa. La storia di un fallimento annunciato.



Il castello di carta prima o poi cadrà.

Un'economia basata sul NULLA non può andare ancora avanti per molto.
I governi continuano ad andare avanti sfruttando l'ignoranza dei loro popoli, fingendo che tutto può essere risolto. Ma non è così.
Tutto il mondo ha vissuto ben al di sopra delle propria possibilità per troppo tempo, partendo dagli USA finendo alla nostra povera Italia. Da anni ormai quando c'è aria di crisi i governi non fanno altro che stampare banconote, semplici pezzi di carta che danno l'illusione della ricchezza, ma che non valgono nulla in realtà. Solo "promesse" che presto non potranno più essere mantenute. Presto molti stati non riusciranno più ad onorare gli impegni con i loro creditori e tutto crollerà...sarà un effetto domino che nessun gioco di illusionismo potrà più fermare.
Portogallo, Irlanda e Grecia sono praticamente in default tecnico (la "profezia" è che i PIIGS falliranno...mancano una I, cioè Italia, e una S, cioè Spagna)...in poche parole sono già teoricamente fallite ma il super-fondo-europeo-salva-stati-che-non-esiste li tiene ancora in vita,ma per quanti anni..mesi...o giorni ancora?
Un fondo da 80 miliardi di euro creato grazie al contributo degli Stati europei che finanziano altri stati dell'unione europea in difficoltà. L'Italia contribuirà con 14 miliardi di euro. L'Italia? Abbiamo 1900 miliardi di euro di debito che continuano ad aumentare ogni giorno e prestiamo 14 miliardi di euro per salvare gli stati in difficoltà economica?e il nostro stato non è forse in difficoltà???
Follia allo stato puro. E' come se non avessi nemmeno i soldi per comprarmi un panino e andassi in giro a prestare soldi ad altri con soldi che altri mi hanno dato. Da manicomio.


Daniele Silvestri - "Monetine"

In questi giorni i governi le stanno provando tutte per sfuggire al loro destino. Ora si parla di "default parziale" per gli stati come Portogallo, Irlanda e Grecia. Lo stato garantirà ai propri creditori il pagamento alla scadenza di solo una parte dei titoli del debito pubblico acquistati. 
Esempio: ho comprato un titolo del debito pubblico irlandese che alla sua scadenza nel 2012 mi verranno pagati 1000 euro.Con il default parziale, lo Stato viste le sue difficoltà economiche mi pagherà solo l'80%, cioè 800 euro. Una rapina per evitare il collasso insomma.

Ma che senso ha continuare una partita già persa in partenza?

Bisogna fermarsi e smetterla di rimandare i problemi al domani, a quel qualcun altro che verrà dopo e che pagherà i nostri errori. Quel qualcun altro saranno i nostri figli, nipoti...davvero lo vogliamo?
Affrontiamo la realtà. Dimostriamoci "uomini" per una volta, e usiamo l'intelligenza che ci distingue dagli altri esseri viventi. Dignità e onore, per una volta.

Facciamo fallire questo sistema perverso, cacciamo questi politici corrotti e torniamo ad essere dei veri Cittadini. Ci sarà da soffrire,tutto un sistema crollerà e farà delle "vittime", ma quello che avremo sarà reale e non tutto una finzione.


17 marzo 2011

NO AL NUCLEARE



Dopo i recenti avvenimenti in Giappone, ho deciso di scrivere questo post per dire NO AL NUCLEARE.
Non è sull'onda dell'emozione che mi oppongo alle centrali nucleari, ma da sempre ho sostenuto le energie rinnovabili e rifiutato il falso mito del nucleare.La cosa che mi ha fatto prendere questa decisione è un ragionamento logico e un'analisi dei pro e i contro delle due alternative. 

Provo ad elencare brevemente cosa "offrono" questi due metodi di produzione.


ENERGIA NUCLEARE:


"Con energia nucleare si intendono tutti quei fenomeni in cui si ha produzione di energia in seguito a trasformazioni nei nuclei atomici..."

- una bomba inesplosa

avere una centrale nucleare sul proprio territorio è come avere una bomba nucleare inesplosa vicino a casa propria. Terremoti, tsunami, incidenti dovuti ad errori umani, attentati terroristici.... tutti eventi che possono causarne l'esplosione. Gli effetti? Distruzione, morte, aumento dei tumori nella popolazione, contaminazione della vegetazione, fiumi... per un numero non precisato di anni, quindi se una centrale esplode oltre al disastro immediato ce ne sarà uno nel lungo termine, cioè la non abitabilità di km vicino alla zona della centrale.

- costo del nucleare:

attualmente il nucleare è sicuramente una delle fonti di energia con il più basso costo di produzione, ma da buon economista mi chiedo... ma in quanti anni si recupererà l'altissimo investimento iniziale per la costruzione della centrale e della gestione delle scorie dopo? Girando sul web non sono riuscito a trovare nessuno che sapesse dare una risposta, nemmeno a grandi linee...per il semplice fatto che il successivo costo dello smaltimento delle scorie è imprevedibile!
Il costo di una centrale EPR (di ultima generazione) si aggira sui 4-4,5 miliardi di euro (ma come molti sanno che quasi mai i costi iniziali vengono rispettati delle aziende costruttrici e spesso hanno rincari del 70% come l'ultima centrale nucleare in costruzione in Finlandia). Quante se ne vogliono costruire in Italia, 4?Chi li ha 15-20 miliardi di euro? Ricordo che il nostro debito è di quasi 1900 miliardi di euro...uno dei più alti al mondo dopo gli USA.

- le riserve di uranio non sono infinite

secondo una ricerca dell'Accademia delle scienze australiane (l'Australia è il paese con le maggiori riserve di uranio, circa il 30% delle risorse del pianeta) l'uranio potrebbe esaurirsi in un periodo di 60 anni ai consumi attuali, meno se la domanda di uranio sarà destinata a crescere;

- fughe radioattive: per difetti dell'impianto o errori umani sono sempre possibile, gli effetti sono simili a quelli di un'esplosione della centrale, anche se in misura molto ridotta.

- inquinamento dei grandi fiumi o mari

le centrali nucleari hanno bisogno di grandi fiumi o del mare vicino a loro per sfruttare le acque per il raffreddamento dell'impianto... lascio a voi immaginare quanto possa essere "sana" l'acqua dopo che è passata dentro una centrale.

- radioattività delle scorie nucleari

è quasi impossibile smaltirle, si possono immagazzinare, sotterrare, cementificare...ma la radioattività rimarrà per millenni, sicuramente più della durata della vita del suo contenitore. Una volta che non saranno più isolate inquineranno falde acquifere, fiumi, terreni e potrebbero aumentare il rischio tumore nella popolazione. E poi chi è disposto ad averle vicino a casa? Chi pagherà la loro messa in sicurezza e controllo per centinaia di anni?

- chi ci guadagna

chi è che guadagna dal business del nucleare?I cittadini sulle bollette (ma come si può leggere tra le righe in questo post è un risparmio illusorio, perchè i costi non sono nella bolletta ma nelle tasse sulla costruzione della centrale, smaltimento delle scorie e ambientali) e le grandi aziende francesi sicuramente, che ricevono miliardi di euro per la loro costruzione e possono incrementare i costi durante i lavori a loro piacimento. Naturalmente la corruzione su affari come questi, soprattutto in Italia, è data per scontata.



FONTI RINNOVABILI:


"Sono da considerarsi energie rinnovabili quelle forme di energia generate da fonti che per loro caratteristica intrinseca si rigenerano o non sono "esauribili" nella scala dei tempi "umani" e, per estensione, il cui utilizzo non pregiudica le risorse naturali per le generazioni future."



sole, vento, mare, calore della terra

ecco sono loro l'alternativa al nucleare. Le abbiamo sempre avute con noi, è la natura stessa che può fornirci il modo di continuare a vivere con lo stile di vita che abbiamo oggi. Non si sono mai sfruttate pienamente perchè mancava la tecnologia, ma ora grazie alla ricerca, si può farlo e anche il singolo cittadino può permettersi di costruire la sua piccola centrale elettrica e non pagare più la bolletta per il resto della sua vita. Dimenticavo... non avrà mai la paura di fughe radioattive,esplosioni, o che qualche terrorista prenda di mira la sua casa per un attentato! =)

nessun costo iniziale per lo Stato

il governo italiano non dovrebbe sborsare quei 15-20 miliardi di euro iniziali (stima molto ottimistica) per la costruzione delle centrali nucleari e quelli del loro funzionamento. Ogni cittadino con un investimento di 15-20 mila euro (fotovoltaico) può garantire alla propria casa energia gratuita e verde per il resto dei suoi giorni. Quindi si agli incentivi da parte dello Stato, che pagando come delle "rate di un mutuo" ai cittadini può anno dopo anno costruire la propria indipendenza energetica da fonti come petrolio e nucleare.

redistribuzione della ricchezza

impianti come quelli fotovoltaici, a differenza del nucleare, permettono una redistribuzione della ricchezza più equa tra i cittadini, favorendo le piccole-medie imprese di fotovoltaico e quindi una maggiore occupazione redistribuita sul territorio. Potrebbe essere una soluzione alla crescita del sud Italia ricca di sole e con grandi pianure dove installare gli impianti. (es. Puglia)

nessun danno per l'ambiente

le tecnologie per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non danneggiano l'ambiente circostante e preservano le risorse naturali per le generazioni future.

durata delle riserve di sole, mare,vento, calore della terra

pressochè infinite, il sole dovrebbe spegnersi tra 5 miliardi di anni circa. 


Ho fatto questo ragionamento e da qui ho preso la mia decisione :

 NO AL NUCLEARE, SI ALLE RINNOVABILI






Come si fa ad essere contro alle rinnovabili?

Il nucleare è sbagliato ovunque, non ha futuro. E' solo un tentativo fallito del passato e bisogna essere intelligenti e  attuare il CAMBIAMENTO. Il mondo è in continua evoluzione, bisogna evolversi con esso.


P.S. Appena si sapranno le date per l'ennesimo referendum contro il nucleare lo comunicherò sul blog...mi raccomando informatevi bene se bisognerà mettere SI o NO per essere contrari al nucleare...i nostri politici proveranno fino all'ultimo ad ingannare il comune cittadino!!





09 marzo 2011

Apocalisse 2050





E' veramente quella del 2012 l'apocalisse che ci dobbiamo aspettare?

Credo proprio di no, ma è quella del 2050 quella che dovrebbe preoccupare più di ogni altra cosa noi giovani italiani. Nel SILENZIO più totale si sta tacendo sulle pensioni inesistenti che un giorno ci "non" consentiranno di vivere. Infatti, molto probabilmente arriveremo ad avere una sorta di sussidio misero che a malapena ci consentirà di andare al supermercato per sopravvivere.

Questa è una apocalisse sicura, non inventata come quella del 2012.

A volte se ne parla, ma sembra quasi gossip ed il giorno dopo tutti se ne dimenticano o la rimandano come una bolletta che può essere posticipata e che non spaventa più di tanto.

Questo, oltre a tanti altri, è un motivo per fare una rivoluzione. 
Pagheremo noi e solo noi per scelte che i nostri politici corrotti stanno facendo (ed hanno fatto) e nessuno potrà mai farci nulla per evitarlo. Due proposte : opporsi a questo suicidio collettivo oppure rassegnarsi e cominciare fin da ora a crearsi una pensione parallela accantonando una parte del proprio misero stipendio per i giorni da fame che verranno. 

Cicala o formica?  A voi la scelta.



"Caro Danton, mon amì Danton, dimmi come si fa la revolutiòn" Caparezza, La ghigliottina



Vi riporto la traduzione/riassunto di un articolo apparso tempo fa sull' Economist :


"Un quinto di coloro che andranno in pensione nel 2050 avranno diritto a una previdenza pubblica (quella derivante dai contributi versati durante l’attività lavorativa) più bassa dell’assegno sociale, che oggi è di circa 450 euro. È questa l’ultima previsione sull’andamento futuro delle nostre pensioni. Si parla del 2050, quindi riguarda specialmente la mia generazione, in generale quelli nati fra gli anni ’80 e ’90.
Dunque, il sistema previdenziale pubblico sta collassando. Il rapporto fra pensione e salario percepito nell’ultimo anno di lavoro scenderà dal 70% attuale a poco meno del 50% fra 40 anni. Questi risultati sono stati eleborate dall’Università di Bologna in collaborazione con la fondazione Unipolis. Quindi, per chi oggi fatica a trovare un lavoro stabile e soddisfacente, ecco arrivare l’ennesima mazzata, tanto per confermare che le cattive notizie non giungono mai da sole. Le categorie più colpite dovrebbero essere le donne e i lavoratori precari (e chi non è precario oggi?).
Va lo immaginate come si potrebbe vivere con meno di 450 euro al mese? Già oggi sarebbe alquanto difficile, ma provate ad immaginare quanto varranno quei 45o euro scarsi nel 2050, tenuto conto dell’andamento generale dei prezzi che, come tutti possono tranquillamente constatare, è sempre in salita, magari poco a causa della crisi attuale, ma sempre crescente. Lo scenario è apocalittico. Una marea di persone potrebbe trovarsi con un pugno di mosche al momento di arrivare alla tanto attesa pensione e l’unica cosa che si può fare è risparmiare per il futuro. Il problema è che la stagnazione economica e la forte disoccupazione non permettono di alimentare come si dovrebbe il risparmio. La previdenza integrativa privata è l’unica soluzione che può permettere di coprire il gap previdenziale che si andrà a creare sul lato pubblico. Ovviamente, la soluzione ottima sarebbe staccarsi completamente dal sistema pubblico, ormai inefficiente, per affidarsi autonomamente a soluzioni private più redditizie. E col termine “redditizie” non mi riferisco al rendimento che il mercato potrebbe offrire, bensì a soluzioni a rendimento garantito, il metodo migliore, a mio avviso, per costruire una pensione senza troppi pensieri.
In generale, la parola d’ordine è risparmio. Createvi la pensione come vi pare e piace, l’importante è accantonare per il futuro. Il mercato assicurativo e bancario offre diverse soluzioni e bisogna stare molto attenti su chi affidare il proprio futuro. Si tratta di una decisione molto importante che va valutata per bene, magari chiedendo un parere ad un esperto, possibilmente non di parte. 
Prima si comincia e più facile sarà ottenere i risultati voluti. Altrimenti, il 2050 diventerà una triste realtà per, almeno, 1/5 della popolazione italiana, questo è praticamente garantito."

02 marzo 2011

Il mio blog è Carbon neutral



Da oggi il mio blog è "carbon neutral".

Aderendo ad un ormai famoso progetto di un blog tedesco verrà piantato un albero nella Plumas National Forest. Potete farlo tutti per i vostri blog, totalmente gratuito. Renderà il vostro blog eco-sostenibile poichè le emissioni generate dall'utilizzo dei vostri pc, da quelli di chi vi legge e dai server utilizzati...verranno "sostenute" dall'albero che verrà piantato in onore del vostro blog.

Una bella iniziativa, non potevo non aderire. =)


25 febbraio 2011

Storie intelligenti




Ecco qui di seguito cinque video che considero cinque piccole perle di saggezza: la storia delle cose, dell'acqua in bottiglia, dei cosmetici, dell'elettronica e del cap&trade...di Annie Leonard.  

Con semplicità e in pochi minuti forniscono una descrizione dettagliata di queste 5 "tematiche" della nostra vita e soluzioni sui comportamenti da adottare per una vita più sostenibile, sana ed etica. Li ritengo dei piccoli manuali dell'utilizzo del proprio spirito critico verso la vita di tutti i giorni. 

Prendetevi qualche minuto e guardateli! 
(sempre che non siate su https://www.forzasilvio.it/ e non abbiate tempo per queste cose inutili e comuniste =) )

Quindi vi auguro una buona visione e se ne scoprirò altri ve li proporrò sempre sul blog!

Ringrazio il blog http://natura-blog.blogspot.com dal quale ho preso spunto per questi video...grazie.


LA STORIA DELLE COSE



LA STORIA DELL'ACQUA IN BOTTIGLIA


Original English Version


LA STORIA DEI COSMETICI




Original English Version


LA STORIA DELL'ELETTRONICA




Original English Version


LA STORIA DEL CAP & TRADE



Original English Version

20 febbraio 2011

Giochi di prestigio






Dopo un pò di assenza dal blog, ecco un post per continuare a seguire le incredibili avventure del nostro debito pubblico e della sua inesorabile corsa verso l'abisso. Il punto del non ritorno. 

Intanto, mentre attorno all'Italia le popolazioni arabe insorgono contro i loro dittatori dimostrando un grande coraggio e voglia di cambiare il futuro, noi siamo qua con il nostro caro Berlusconi. I suo fan più accaniti arrivano al punto di manifestare in sua difesa, come se uno degli uomini più ricchi del pianeta avesse bisogno di essere difeso quando può già comprarsi tutto, sentenze comprese. Tutto questo distrae l'attenzione su problemi inutili. I politici oggi devono interrogarsi solo ed esclusivamente se esistono vie per rilanciare l'economia italiana o se con un atto coraggioso sia meglio farla fallire per poi ripartire con un sistema diverso e più sano. Non se Berlusconi sapeva che Ruby avesse 17 o 24 anni.


Torniamo al nostro debito pubblico. Di male in peggio mi viene da dire. Il debito pubblico italiano ha raggiunto la mirabolante quota 1.870 miliardi di euro. Una follia che non dà cenno a fermarsi. Il nostro stato sta andando avanti con soldi che NON ESISTONO.

Ecco qualche riga tratta dal blog di Beppe Grillo dove tratta il problema del debito pubblico:

"In marzo, insieme alle rondini e alla primavera, arrivano le cambiali europee e l'ultimo telegramma da Bruxelles. Francia e Germania, che posseggono 700 miliardi di euro del nostro debito, per continuare a sostenere i titoli pubblici italiani chiedono un piano dirientro nei parametri di Maastricht per portare il rapporto tra il debito pubblico lordo e il Pil al 60 %. Il rapporto attuale è quasi il doppio, circa il 120%. Il Pil è al palo. Non cresciamo. In 10 anni l'unico Paese a far peggio dell'Italia nel mondo è stato Haiti. Il debito va al galoppo, a botte di 100 miliardi di euro in più all'anno. Se il Pil non cresce e il debito pubblico è arrivato a 1.870 miliardi, c'è un solo modo per rientrare: ridurre il debito di circa 900 miliardi. Il dilemma è quindi: "Debito o default?". L'Europa non può permettersi un nostro default, rischierebbe di crollare come un castello di carte. I titoli italiani in mano alla Francia equivalgono al 20% del Pil francese e con un default diventerebbero carta straccia. La cosiddetta "ristrutturazione" del debito di cui si discute non è altro che il quasi azzeramento del valore del titolo. Un po' come quando viene "ristrutturata" un'azienda per mandare tutti a casa."

Chi pagherà tutto questo?

Noi o Berlusconi & company dotati di elicotteri, ville in paradisi fiscali, guardie del corpo e amicizie con i dittatorelli di questi "stati"?

La risposta è tristemente ovvia. Inoltre, in questi giorni l'unione europea ha avvallato la linea del nostro bravissimo ministro dell'economia Tremonti : ora quando si calcolerà il debito di uno stato, si considererà anche il livello di indebitamento delle famiglie di quello stato.

Un gioco di prestigio per far si che questo teatrino continui.

In poche parole, vengono "truccati" i numeri e d'ora in poi non si dovrà guardare solo quanto uno stato è indebitato, ma anche alla capacità che hanno le famiglie (i privati) di ripagare questo debito in caso di fallimento dello stesso stato. 
Berlusconi, Fini, Bossi, Bersani, Casini si indebitano, comprano case, danno lavoro a parenti e amici, pagano le escort, vanno in pensione dopo qualche anno da parlamentare....e quando qualcuno ci chiederà il conto saremo noi a pagare i loro debiti, perchè ne abbiamo la capacità.


Come può continuare ad esistere un sistema malato come questo?
Quanto ancora l'UE e gli USA riusciranno a coprire e drogare un sistema finanziario con le ore contate?


Una cosa è sicura, quelli che saranno costretti a pagare saremo noi gente comune. 

Personalmente spero crolli tutto il prima possibile, non mi piacciono le illusioni. 

Preferisco la realtà, subito. Avremo più tempo per ricostruire un futuro migliore.

04 febbraio 2011

Orgoglio egiziano


Un post in onore alla "rivoluzione" egiziana. Non so come andrà a finire, ma ammiro profondamente il coraggio del popolo egiziano che ora sta rischiando il tutto per tutto per abbattere il regime di Mubarak.
Una rivoluzione nata da internet, senza un vero "capo", ma un movimento unito e determinato dallo spirito e la voglia di cambiamento. Vedere persone accampate in piazza senza sapere quando tutto questo finirà, prese di mira dai cecchini, investite da blindati militari...eppure sempre lì per la voglia di riappropriarsi del proprio futuro. Tutto questo servirebbe anche a noi italiani che non abbiamo la minima voglia di volere un cambiamento vero per paura di perdere quel poco di "irrealistico" che crediamo di possedere.

Viva il cambiamento, viva la rivoluzione egiziana.